Denominata, impropriamente, della Marana, nel 1808, durante il periodo napoleonico, la sua vera denominazine era Grivalino, oggi Grivellino.
La cascina costituiva una importante frazione, verso il 1830 vi vivevano e lavoravano circa duecentocinquanta persone.
L'età originaria della cascina si rileva dalla datazione più antica incisa sulla macina di pietra per il grano "1306", lungo il muro esternoi della Casina, prospiciente la Via Morsola viene riportata la datra "1765", mentre sulla facciata della manica nord, la data "1832", risale, presumibilmente, agli interventi edilizi più recenti.
Da sempre di proprietà della Famiglia Valperga di Masin, una piccola parte della Cascina, il molino della "Roggia Bianca", oggi è in possesso del Demanio e risulta usato a falegnameria.
La cascina, a pianta quadrangolare, con lato più lungo pari a circa 70 metri, ha edifici posto lungo il perimetro; quelli di maggiore importanza sono quelli a lato Nord ed Est, ma il fabbricato di maggiore rilievo risulta il portale denominato "Colombaia", torre di tre piani fuori terra, impreziosita sul prospetto principale, dallo stemma della Casa Valperga di Masino, con ai lati due meridiane.
La cascina conserva al suo interno elementi tipologici importanti della vita contadina.