Scheda del Comune
Comune Caravino
Regione Piemonte
ProvinciaTorino
Zona Canavese
Indirizzo Via Capitano Saudino, 6
CAP10010
Prefisso telefonico0125
Telefono 0125 778107
Fax0125 778159
Codice ISTAT001056
Codice catastaleB733
Partita IVA04562650012
Numero abitanti1.008
Densità demografica87,8 abitanti per Kmq
Denominazione Caravinesi
Festa patronale25 luglio, San Giacomo
Superficie11,48 kmq
Classificazione sismica Sismicità molto bassa
Altitudine minima 221m slm
Altitudine massima 456m slm
Altitudine municipio 257m slm
Confini comunali Albiano d'Ivrea, Azeglio, Borgomasino, Cossano Canavese, Ivrea, Settimo Rottaro, Strambino, Vestignè
LocalitàMasino
Etimologia Deriva dall'aggettivo latino quadratinus riferendosi alla centuriazione romana
Il Comune fa parte di---
Coordinate: latitudine 45°23'57"12 N
Coordinate: longitudine 07°57'41"04 E
Coordinate: gradi decimali 45,3992; 7,9614
Come arrivare
Auto
Da Torino (circa 55 Km) prendere l'autostrada A5 in direzione Aosta e uscire al casello di Albiano d'Ivrea.
Treno
Stazione di Ivrea (TO) a 10 Km
Società trasporti Ferrovie dello Stato
Telefono06 44101
Web http://www.ferroviedellostato.it/
Autobus
Per chi proviene da Ivrea GTT trasporti
Società trasporti GTT trasporti
Telefono 800 019152
Web http://www.comune.torino.it/gtt
Aereo
Aeroporto di Caselle ( TO)
Società trasporti Sagat spa
Telefono 011 5676361/2
Web http://www.aeroportoditorino.it/
Da visitare
Gli aspetti caratterizzanti l'ambiente ed il paesaggio naturale di Caravino possono essere divisi secondo le seguenti categorie: patrimonio idrogeologico, paesaggistico e boschivo.
La consistenza di tale patrimonio concorre in misura rilevante a garantire l'equilibrio tra ambiente urbanizzato e contesto naturale.
La morfologia del territorio di Caravino si presenta caratterizzata da colli che garantiscono al visitatore viste panoramiche e scorci particolarmente suggestivi, tanto che Masino è stato denominato il "balcone del Canavese": grazie alla vista eccezionale che si può godere dalle sue terrazze naturali.
Uno di questi è il rilievo sul quale sorgono il borgo antico ed il Castello di Masino, la cui storia risale all'epoca medievale.
In seguito all'accordo tra Comune di Caravino, commercianti di Caravino e Masino ed Ecomuseo AMI, è nato un volantino distribuito negli esercizi commerciali che, indirizzato soprattutto ai turisti, indica i punti di interesse e le attività del nostro comune.
Il paese e la sua storia
Caravino è un piccolo centro che si trova nel Canavese nord-orientale. Sorto su di un pianoro morenico di fronte all'imbocco della Valle d'Aosta e alla rettilinea morena della Serra, è dominato dall'alto dal Castello di Masino (altitudine 430 m.), che fa parte del Comune dal 1929.
Il territorio Comunale copre una superficie di 1.148 ettari, di cui 858 a Caravino e 290 a Masino.
Caravino ha una conformazione prevalentemente collinare, con una piccola percentuale pianeggiante.
Al 31.12.2009 la popolazione residente è di 1.017 abitanti.
I confini attuali con i paesi limitrofi, antichi di secoli, sono illustrati sulle mappe catastali a a partire dal 1770: a Nord si trova il comune di Azeglio, a Nord - Est Settimo Rottaro, ad Est Cossano, a Sud - Est Borgomasino, a Sud Vestigné, ad Ovest Strambino e a Nord - Ovest la frazione di Tina ed Albiano.
Stabilire con precisione quando Caravino divenne Comune non è facilmente individuabile, considerando il suo sviluppo all'ombra di una casata potente come quella dei Masino. Tuttavia è possibile che questi Signori abbiano concesso abbastanza presto una certa autonomia amministrativa ai villaggi della contea e il periodo più probabile è l'inizio del '300.
L'Amministrazione Comunale si reggeva sull'Istituto del Consolato con la Credenza e la Vicinanza, affiancati dal Podestà.
Dallo studio di antichi documenti si può risalire allo sviluppo urbanistico che ha interessato il Comune di Caravino negli ultimi quattro secoli: il nucleo primitivo è sorto sulla parte alta del
territorio, nella zona più facile da difendere. Successivamente l'espansione è avvenuta secondo lo schema "gallico", per cui si trovano due grossi cantoni sistemati attorno alla Chiesa parrocchiale ed il Castello o ricetto, chiuso da una torre quadrata munita di ponte levatoio, cui si saliva attraverso la via del Castello.
Le mappe catastali del 1770 e del 1772 e quelle Napoleoniche (conservate presso il Municipio) non segnalano un grande sviluppo urbanistico, ma riportano le numerose cascine sparse sul territorio.
Il vero sviluppo urbanistico di Caravino si ha nella seconda metà del XIX° secolo, fino ad arrivare alla formazione di cinque cantoni, più il "Castellazzo", che prendono il nome di Boschetto, Casale, San Rocco, Perosio e Carecchio.
Il Castellazzo è antichissimo e sorge nella parte Nord dell'abitato, sul promontorio collinare a quota 280 metri circa. Nato come nucleo abitato fortificato, copre una superficie di circa 12.500 mq., ha la forma di un'antica fiaschetta per la polvere da sparo, con il collo rivolto a Nord. Si accedeva al Castellazzo dal lato Sud, attraverso un breve tratto di strada selciato, in ripida salita, che portava al primo punto di difesa, per giungere poi alla "Torre Quadrata", demolita nel 1812.
I nomi dei vicoli centrali del borgo portano il nome di antiche famiglie caravinesi.
Il nome del borgo di Caravino compare scritto in atti pubblici, a partire dal 1024, sotto le seguenti dizioni:
CADRAVINUM -CADRAVINO - CARAVINUM -CARAUINO - CARAVINO
Le etimologie valide per spiegare l'origine del nome sono:
1a ipotesi: Caprino, Cravino
2a ipotesi: Carra a vino, Cara a vino
3a ipotesi: Quadrata, Quadratinu(m), Quadratino, Cadravinu(m), Cadravino, Caravinu(m), Carauino,Caravino.
Il magnifico territorio circostante il paese, favorisce passeggiate ed escursioni in bicicletta o a cavallo: sul territorio comunale è già presente un rinomato maneggio (Lo Sperone).
Il Comune è inserito, secondo l'Assessorato all'Agricoltura, nella zona D.O.C. dell'Erbaluce di Caluso ed ha come produzione tipica la viticoltura (Campore) e la frutticoltura.
Nella parte di territorio con una conformazione più pianeggiante sono presenti le colture e le attività agricole.
Breve storia
Il territorio e le popolazioni di Caravino e Masino sono stati sempre protagonisti, nell'ambito delle importanti vicende storiche che hanno caratterizzato la vita del Canavese e tra i momenti salienti della vita del borgo troviamo:
1024 - E' la prima volta che il nome di Caravino compare in un documento. Kattelmo o Catelmo cede a Broccardo, vescovo di Aosta e abate di Sant'Orso, i suoi possedimenti in Caravino: "inter Arezzello, Uistinanco et Cadravinum".
1070 - Nascita della contea di Masino, acquistata dal conte Guido II° di Pombia, nipote in linea diretta di Guiberto, fratello germano del marchese di Ivrea Arduino, re d'Italia.
1165 - Compare per la prima volta il nome di un caravinese in un documento di autentica: Otto de Madio de Caravino. Sul villaggio aveva giurisdizione suprema il Vescovo di Ivrea, il quale infeuderà Caravino al marchese del Monferrato, che lo cederà poi ai Masino.
1209 - Il conte Pietro di Masino giura fedeltà a Vercelli. Tutto il XIII° secolo sarà funestato dalle continue guerre tra Ivrea e Vercelli e tra i conti canavesani istigati dal Monferrato.
1248 - L'Imperatore Federico II° dona il Canavese al conte Tommaso di Savoia.
1361 - I Masino cedono ai Savoia: "metà del castello e luogo di Masino e tutto Borgomasino, Vestigné e Cossano, la fedeltà e l'omaggio di Caravino".
1387 - I Masino prestano giuramento di fedeltà e omaggio ai Savoia. Termina così, dopo tre secoli, l'indipendenza della più prestigiosa e ricca Casata nobiliare canavesana e inizia quel giro di valzer che vedrà i Masino, di volta in volta, volteggiare tra ribellione, con l'aiuto del Monferrato e giuramenti di fedeltà al conte sabaudo.
1392 - Facino Cane occupa Caravino. Il castello di Masino, saldamente in mano savoiarda, resiste. Non verrà conquistato.
1400 - Battaglia di Caravino. Le truppe sabaude, nell'intento di riconquistare la zona, si scontrano contro Facino Cane. Il condottiero riporta una netta vittoria, consolidando l'egemonia sul territorio.
1444 - Le lunghe lotte sostenute dai conti di Masino contro i Savoia, li hanno impoveriti a tal punto da obbligarli a vendere la contea di Masino. Inizia così con Giacomo I° Valperga la seconda dinastia dei conti di Masino.
1480 - Nella Sala Magna del Castello di Masino ha luogo la firma degli Statuti; concessi dal conte ai propri sudditi. I consoli Antonious Gallitia e Antonius Alberti rappresentano Caravino.
1504 - Gli Spagnoli occupano le principali fortezze del Piemonte.
1534 - Le truppe francesi invadono il Canavese.
1559 - Il trattato di Cateau-Cambresis porta finalmente la pace.
1578 - San Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, è ospite nel Castello di Masino, durante il suo viaggio a Torino per venerare la Santa Sindone.
1626 - La peste colpisce anche Caravino causando la scomparsa di intere famiglie. Il secolo XVII° proseguirà con una serie di guerre tra Spagnoli e Savoia.
1700 - Il secolo si apre con nuovi conflitti tra Francia e Savoia.
1730 - Giacomo Antonio Eusebietti per la comunità di Caravino si reca a Torino per il giuramento di fedeltà e omaggio a re Carlo Emanuele III.
1800 - L'occupazione militare Napoleonica porta Caravino a divenire "Capoluogo di Cantone" e sede di Giustizia del Dipartimento 109 della Dora.
1814 - A Parigi viene proclamata la restaurazione della Monarchia sabauda.
1927 - Viene creata la nuova provincia di Aosta. Ne fanno parte anche i Comuni del circondario di Ivrea.
1929 - Riunione dei comuni di Caravino, Masino e Cossano in unico Comune, denominato Masino
1949 - Con il D.P.R. n°1.072 il Comune di Caravino riprende il suo nome antico e Masino ne diventa frazione.
Il rifornimento idrico è stato un assillo per i caravinesi fin dai tempi più remoti. La ricerca affannosa di una vena d'acqua inesauribile, la sistemazione di uno stagno di raccolta di acqua pulita vicino all'abitato, lo scavo di una galleria, la costruzione e la manutenzione di un pozzo o di una cisterna, hanno sempre caratterizzato la vita del villaggio. Finalmente il 24-04-1958 fu inaugurato l'acquedotto intercomunale del Consorzio Idrico Masino.
Grazie all'acqua, il paese comincia una nuova vita: le case si modernizzano, si ripuliscono e i servizi igienici non sono più considerati un lusso. La rete di distribuzione si amplia per venire incontro alle esigenze della popolazione del Consorzio. Il consumo d'acqua aumenta annualmente in modo considerevole, anche se la popolazione tende a diminuire.
Le strade di Caravino sono state selciate negli anni 1770/1775, più volte riparate e ampliate nel 1953.
I primi punti luce sono stati installati agli angoli delle strade nell'estate del 1911, sostituendo i vecchi lampioni a petrolio, ma il vero miglioramento è avvenuto a partire dal 1954.
I principali collegamenti con i paesi limitrofi sono garantiti dalle strade Caravino - Ivrea, un tempo percorsa da una vettura a cavalli, dalla Caravino - Strambino, che fino al 1892 non esisteva, ma si usufruiva di un traghetto sulla Dora.
Il problema del sovraffollamento cominciò a farsi sentire a Caravino dopo la caduta di Napoleone I°: la popolazione aumentava progressivamente di anno in anno, mentre il reddito proveniente dai campi e dalle poche attività artigianali rimaneva invariato. Nel 1830 Caravino cominciò veramente a patire la fame: nel 1848 vi erano 1.842 abitanti in sole 178 case a Caravino e 440 abitanti in 48 case a Masino.
Dopo il 1880 cominciò l'emigrazione dei mastri muratori, che durante il periodo di carnevale portavano a casa i loro risparmi, permettendo dopo il 1930 una ripresa economica del borgo natale. Lo spopolamento progressivo ridusse Caravino, già prima del 1914, ad un paese di persone non più giovani e con poca iniziativa. La ripresa avvenne soltanto dopo il secondo conflitto mondiale, a partire dal 1946, con lo sviluppo progressivo dell'industria metalmeccanica di Ivrea e l'immigrazione degli anni '50 di popolazione proveniente dal Veneto, che acquistò le vecchie case vuote e ne favorì la riparazione.
Oggi sono numerosi i motivi di attrazione del Comune, tra cui le feste tradizionali: il Carnevale, con protagonisti i personaggi del Generale e della Castellana; San Giacomo, festa patronale che si tiene nell'ultima domenica di luglio; la Madonna di Buzzo il 15 agosto presso la cappella della Madonna delle Grazie, dove dopo la S. Messa ha luogo il tradizionale incanto degli oggetti offerti; San Rocco, il 16 agosto nella chiesetta dedicata, anche qui con una conclusiva asta benefica dopo il Vespro.